domenica 13 luglio 2008

-l'ordine è questo, dicovelo io, sì, quattordici anni di nuoto. la piscina comunale della valle di dragojesolo era incredibilmente tornata vecchia, come si fosse scrollata di dosso i lavori di ristrutturazione, si sentiva troppo bianca, che ne so. meglio tornare marrone legno scuro covando in sè umidità e retrodore variegato alla muffa. sì ! era prorpio così, la piscina vecchia. non mi ci interrogo nemmeno, perchè è incredibile come in queste situazioni tutto abbia un senso incredibile, anche quando parlo con una amica non più troppo amica che dichiara che quella domenica non farà la gara, perchè sì è a milano, ma per altri motivi. capisco che la gara è a milano, non ho mai fatto una gara di nuoto a milano in quattordici anni, ma sicuramente le cose sono cambiate, non a caso la piscina è tornata vecchia, se non è un cambiamento questo. l'unica è che nessuno fa più gli scherzi delle scarpe nascoste, che all'epoca c'era questa scarpiera all'entratad egli spogliatoi, e si prestava bene al divertmento. e, perl'appunto, tutto cio' ha un senso CHIARISSIMO. me ne torno a bologna. non che mi ricordi quando esattamente io l'abbia deciso, o chesso', un motivo, no, me ne torno a bologna e basta, che è evidente che io debba accompagnare delle persone in stazione, perchè effettivamente lo sto facendo. stiamo attraversando la strada per andare verso il piazzale, ma io sono una burlona!, e allora mollo la mia gente li e salgo in macchina, perchè non andarsi a fare un bel giro a caso per la città? mi sono sempre lamentata di mia madre troppo angosciata per farmi guidare al di fuori della valle di dragojesolo. e allora via per delle strade mai viste, tanto che vorrei pure girarmi in uno spiazzo e magari tornare indietro verso rotte conosciute, ma la mia distrattezza mi fa proseguire mancando lo spazio e introducendomi a rotte nuove. tanto che giustamente rallento e mi aggiro con più circospezione, quasi mi fermo per far passare dei bimbi ma mica avevo voglia proprio di fermarmi, mettere la prima e tutto, allora al volo riprendo lo slancio e proseguo, sempre costretta ad una guida molto accurata e felina. papapapapapatatatlalalalalalalapapapapaa -sì? -oh, bimbamix è arrivata una multa -ah! sentiamo, per? -mancata data precedenza e guida eccessivamente insicura -ottimo, ciao mamma , sono sempre velocissimi quando devono mandarti dei soldi da pagare, neh. quindi ho una multa e non ho assolutamente idea in che cazzo di parte sono finita di bologna, le fattezze son da centro città ma la città non è quella che conosco: parcheggio in un buco e salgo sulla mia bici, che efficente come sempre si trova già dove deve essere. ti voglio bene bicicletta! entro in piazza dei bottoni, mi guardo in giro un attimo, giusto il tempo necessario per capire che piazza dei bottoni non dovrebbe esistere, perlomeno non nella mia geografia bolognese. è una piazza immensa e chiusa su tutti e quattro i lati (vi si entra per un piccolo archetto in uno dei lati), i quali sono interamente ricoperti da mosaici parecchio deturpati ma che lasciano intuire dei disegni con qualche colomba e molti tasselli verdi. l'unica cosa che sto pensando è che al negozietto subito fuori l'entrata della piazza ho comprato un cd che anche la mia amica valeria sicuro deve aver comprato in questo posto, ed è realmente l'unica cosa che sto pensando. un vortice spazio temporale, o le mie abilità teletrasportatrici mi smaterializza per ricompormi nel bianco abbagliante di una scala condominiale, con grandi finestroni larghi che fanno entrare luce ma impediscono di vedere all'esterno. quindi sono nel bianco, con kevin bacon. non è una bella situazione, a meno che qualcuno non trovi piacevole trovarsi in compagnia di una persona palesemente affetta da qualche squilibrio mentale o semplicemente vogliosa di compiere qualche omicidio. è un'inquietudine folle quella che mi prende - che facciamo, allora? e mi mette sotto al naso foto orribili, di ragazze completamente tagliuzzate ovunque e morte dissanguate oppure di ragazze stecchite da scariche elettriche passate attraverso piccoli condotti attaccati in svariati punti sulla pelle con piccole mollettine. sono fortunata in fin dei conti, possibilità di scelta è una cosa che spesso e volentieri non si ha il lusso di avere nella quotidianetà, figuriamoci che pacchia un catalogo fotografico di morte. possibilità di scelta, sta che le cose tra me e kevin cambiano. siamo attratti, cose torbide, voler conoscere il proprio futuro assassino, le cose da film: kevin mi parla, vuole parlarmi, piccolo esserino turbato in giovane età. -che classe fai te? -veramente sto al secondo anno di università, perchè mi chiedi cio' Piccolo Kevin? -sai, io sono ancora in quarta superiore -si incupisce e rattrista- non sono mai riuscito a farmi promuovere, tutti dicono che sono matto, che ho dei problemi, che sono un individuo strano. io ovviamente affascinata e intenerita mi muovo verso Piccolo Kevin, che steso a terra pancia in giù e mani sotto il mento si presta a dolci carezzine di conforto -noo non dire così Piccolo Kevin, non sei matto, Piccolo Kevin, non preoccuparti, Piccolo Kevin.. ed è così che vedo la sua testa prima e il suo corpo a seguire mutare in una forma più geometrica e trasparente, esattamente mi ritrovo ad accarezzare una bottiglia di acqua naturale guizza stesa in orizzontale, ne sento il fresco del liquido sotto la plastica; nooo Piccolo Kevin, e continuo la mia cura amanuense, e il clima di mutazione permane, la bottiglia comincia a sciogliersi sotto le mani finchè quello che sto accarezzando non è che una pozza di spaghetti all'olio. questo è il vero terrore signori, il terrore più folle mai provato, penso a più cose da fare: buttarli in un cestino, buttarli in un tombino, ma ho paura questi possano correre tanto quanto me, e nel frattanto strisciano languidi sulle mie gambe per cercare una via d'entrata nel mio corpo, la più vicina si indovini qual'è. allora scappo, scappo, alla mia sinistra vedo gli alti muri di piazza dei bottoni, aumento la forza sulle gambe e senza trovare la bicicletta attraverso una strada col semaforo rosso.




8 commenti:

PikkioMania ha detto...

è così inquietante che fa ridere in maniera isterica! lo dichiaro il miglior post di pirk pirk fino ad ora! dovresti girarci dei film su queste cose, roba alla Lynch! dico di si!

d. ha detto...

poi faro' anche un cortometraggio sull'altro sogno, che pero' non voglio spoilerare. :D

PikkioMania ha detto...

spoleriamolo su spoilerin!

Anonimo ha detto...

Non ho letto tutto fino in fondo, ma se l'avessi fatto sarei comunque contrario al consumo di qualsiasi prodotto della Guizza che non fosse la mitica aranciata, l'unico stato liquido della materia che riesce a farti scorreggiare. Comunque avverserei anche i supplì coi bucatini alla gricia impanati col pan grattato eurospin e mi butterei direttamente sul bicarbonato ardente attraversandone una distesa a piedi ignudi come Giucas Casella con le braci. Volevo dirti che questo blog è molto più meglio dell'altro, una vera fighezia, e io che non mi ero accorto della sua esistenza... fritto misto, fritto misto...

vono

d. ha detto...

oddio, eccolo, l'uomo che il caizzi più e più volte m'ha citato ma del quale non ho mai saputo se l'esistenza ne fosse reale o meno !

non sono una grande consumatrice di guizzosi, a parte la citata acqua minerale naturale fonte idrica del mio ex apt bolognese, ma purtroppo ho avuto l'incidente di incappare nella sua cugina acqua minerale FRIZZANTE che a berla è come dover digerire 15 chilometri di strada asfaltata. se fossi arrivato fino alla fine, pero', credo che in fondo fondo, in cuor tuo, avresti provato un po' di simpatia per la già nominata guizza naturale.

questo blog è molto più meglio dell'altro dell'altro membro del blog, perchè è costituito da due 50% fortemente uniti contro le brutture. no bruttures allowed .

yoh !

13 luglio 2008 23.04

Anonimo ha detto...

è a dir poco FE NO ME NA LE :DDD

ma perchè tutti hanno paura del povero Kevin? sighsob.
Kevin, sono tua, tagliuzzami!

ahahah..

d. ha detto...

guarda, kevin bacon incarna nei miei sogni sempre le figure dei malati di mente, pazzi, omicidi, insani ! lo temo .

Anonimo ha detto...

l'acqua minerale naturale guizza ne sa a pacchi e non si tocca, ecco!
b.

ps. 10.0