domenica 18 maggio 2008

perchè?

..si parla di alopecia tuttavia quando la caduta si intensifica fino a determinare zone più o meno ampie della testa prive di capelli.


bho, io che cazzo ne sapevo di cosa fosse "alopecia", manco me l'ero andata a cercare quando la prima notizia di un nuovo disco del mio amato menestrello yoni wolf m'era giunta sott'occhi. poi tipo leggo in giro "ohh, ma tocchiamopalle chessemetteunnomedimalattia" (no, ok, per intenderci che l'ho saputo indirettamente) e allora ho gugolato.

non voglio sapere cosa gli passasse per la testa. pero' in questo terzo disco why? (che ok, ora sono ufficialmente un trio, se non quintetto sometimes, ma PER FAVORE SMETTETE DI SCRIVERE " I WHY? " che non si puo' vedere, eddai) mettendo sul piatto le "zone vuote", le chiazze, gli spazi, i pezzi mancanti, ci racconta ancora una volta inusualmente e maledettamente intricatamente metaforicamente -ente sempre intelligentemente le sue cavolo di paranoie, dalla semprepresente ex fidanzata al pensiero quasi ossessivo della morte, l'inadattezza alla vita tutta, la paura dell'orso allo showbiz pizza, stalker's my whole style and if i get caught i'll deny deny deny, generale sfiga perenne, un certo fantasma a tre teste che esplicitamente o per vie più applicate riappare qua e la. lo adoro.
alopecia è fatto bene. alopecia è migliore del predecessore elephant ma paradossalmente quest'altro rimarrà più bello come se avesse una sorta d'esclusiva; non si puo' essere più belli, migliori sì. compresa questa cosa potete anche non capire il resto che lascero' qua scritto anche perchè non so di cosa parlo, del disco, di cose a caso, di quello che capita.

"billy the kid did what he did and he died", abbiamo mai capito veramente il motivo dello scioglimento del fantasma clouddead di cui prima accennavo? i telegrafici comunicati alla fine di "ten" m'han sempre lasciata un po' così.

yoni thinks this is our last record.
adam definitely does not.

david remains optimistic.

cosa c'era di programmato, cosa c'era di già vero in questo?
yoni ha avuto ragione, e il progetto ha smesso di esistere, forse perchè "non aveva più senso continuasse, meglio di così non avrebbe potuto fare", ma sta di fatto che i tre comunque non possano fare a meno l'un degli altri. rain goes perfect with a nosdam mixtape e le citazioni, i richiami e le collaborazioni, come nei precedenti lavori anche qui costellano l'operato. cosa accadde ai tre inquilini dell'apt. a ? il senso di solitudine che yoni sparge a iosa nei suoi pezzi è dovuto per la maggioranza alla donna che ha infranto il suo cuore o anche a questo? chi ha ucciso l'assassino, e perchè è triste?


"but i still hear your name in wedding bells", secondo me sta male da grave, eh. cosa te ha fatto sta puvera anna? vabè che magari dovevate pure sposarvi, che te quando ti svegli col muso infilato tra le sue tette ti ammazzi per sbiascicare la fatidica frase fincè morte non ci separi, vabè, è la vita ciccino mio, non sei il primo e nemmeno l'ultimo, siamo un sacco di stronzi che vengono presi e mollati, prendiamo e molliamo e non sei che una caccolina in questo universo di fintezza sentimentale, magari anche vera, non voglio sembrare agressive. adorabile anche qui, riesce a trasformare una noiosità del genere in una sorta di "questo è il caso più meritevole d'attenzione", a catalizzare, usando un solo verbo. you're mostly what i think about, ma vaaa? ed è bellissimo come in ogniddove ci sia qualche cosa da decifrare, che fa saltare nel buio dell'interno testa una lucina, un ma questo vorrà mica dire questo?, tipo questo mio link nosenseinutile:

it feels exciting touching your handwriting getting horny by reading it and repeating poor me intently staring at the picture of your feet on the sticker at the r. crumb exhibit, i wonder who's sicker

il mio linknosenseinutile mi ha subito portato a mente una cosa vista ancora almeno un anno fa: nello store del sito della anticon c'era esattamente quello sticker, con sfondo rosso e con i fatidici PIEDI. purtroppo lo sticker non è più conservato sacralmente nello store, magari yoni tiene tutti i pezzi sotto una teca di cristallo nel bagno di casa sua. cooomunque, i piedi, giusto per chi è curioso e feticista, sono questi nell'angolo in alto a destra. avete capito perchè inutile, immagino.
(ma saranno questi i piedi scandinavi?)

"tell me are you single yet / my heart's as big as texas", sfigati si nasce non ci si diventa as lifestyle. puccipoverino, come la mettiamo? ti piace una ed è lesbica, tutte le altre non ti cagano perchè vanno dietro a dose one e mo quasi ci tappetiziamo?


ma fissazioni mie a parte, come cavolo è sto disco?
eh? eh? eh? eh? [cit. coltissima]

yoni sicuro è tormentato più del solito, o forse ha deciso di darlo a vedere in un modo meno indiretto. alopecia colpisce anche per lo stupore di trovarsi di fronte ad un lavoro così "nero" (pinzeeee!), sia come suono che come lessico/semantica. una frase da puntualizzare con una come: laddove elephant eyelash accecava per lucentezza, esternazione dei fatti in modo gioioso, senza freni ed inibizioni, donando solo una lieve tonalità di malinconia alle cause più necessitanti di cio', alopecia si propone agli ascoltatori in toni più dimessi, forse pacati, pensati, direi quasi con più coerenza tra significante e significato. più triste. nella grammatica funzionale inglese, i significati testuali sono realizzati da strumenti strutturali di coesione: si arriva a parlare di tali "theme" e "rheme". ora, faro' un paragone MOLTO APPROSSIMATIVO e che non centra un cazzo, ma mi piace. [sempre parlando della lingua inglese] la sequenza in cui gli elementi compaiono in una frase non è del tutto libera, ma in parte "obbligata". qualsiasi elemento si decida di mettere all'inizio della nostra clause è il THEME della stessa e tutti gli altri elementi e il loro rispettivo ordine sono la thematic structure. ora, il theme è definito come la cosa di cui ha a che fare la nostra frase, quello che "io" decido come punto di partenza della mia frase. per tagliare breve, diciamo poi che tutto il resto (rheme) è dettato dal mio theme, per quello lo possiamo chiamare strumento strutturale. quindi tornando indietro, ascoltiamo il primo pezzo di elephant --> crushed bones, ascoltiamo il primo pezzo di alopecia --> the vowels, pt.2 : io non so per quale motivo, sti due brani mi rimandano molto l'uno all'altro (forse perchè hanno in comune la caratteristica di essere i primi pezzi? ! buah!) , ma possiamo notare abbastanza la differenza umorale tra i due: la prima slanciata verso l'alto, la seconda sempre con tiro di slancio, ma portatrice di cattivi presagi. loro sono il theme dei due dischi, fate da voi le vostre conclusioni. [/againinutilità].



alopecia in un certo senso rimanda al meno-cagato-ep del musico, EARLY WHITNEY (e voi tutti abbiatelo mannaggia, non devo dirvele ste cose), il più ombroso dei suoi lavori, dico io. lì forse questo mood emerge in maniera più "angosciata" - e non angosciosa, sia chiaro -, più malinconica ancora (ascoltate "early whitney" e "the crest", soprattutto quest'ultima). nel disco di cui più o meno tento di parlare dall'inizio del post, tutto questo c'è ma accompagnato da una consapevolezza che rende il tutto più diluito, una crescita artistica in tutti i sensi che porta ad un lavoro armoniosamente triste e compiuto. ed è qui che arrivo ad un altro punto: elephant arriva ad avere dei picchi altissimi, immensi, irraggiungibili da yoni stesso mai più, è sicuro. ma altalena, ed è il bellissimo del disco, ha dei bassi (mai bassi brutti eh) che potrebbere quasi sfigurare, è irrequieto nel senso di non lineare, scosso, incategorabilizzabile, nosense, sì nosense, pazzo e gioiamore. alopecia, già nel parlarne ti fa cambiare i toni: la qualità è ben distribuita, ti fa amare dall'inizio alla fine senza particolari salite o discese, è come gli omogeneizzati, ma solo grafologicamente. certo, i pezzi più belli degli altri ci sono, come possiamo non gridare alla meraviglia su "fatalist palmistry"? eh. ascoltiamo il disco e viviamo un po' la vita del wolf, passiamo attraverso generi e stili, dallo squisitamente pop, al rinvangamento hop, sempre accompagnati da quella voce ora parte stesse della melodia, ora elemento di disturbo, usata sempre meglio nel corso degli anni.
siccome voglio finire questo post, mentalmente mi canticchio "exegesis", e trottolatrottola, che par una giostrella che gira con lei girano le parole, quasi ipnotiche e cariche di un tono di una piattezza magistrale. If I really meant it I'd embrace a dead pet. sì? sì.

comunque per capire come sta sto poveretto che amo follemente, sentitevi "good friday", ve lo esplica tutto al meglio.

and i'll see you when the sun sets east, don't forget me.

2 commenti:

sciain ha detto...

lascio anche un commento così hai la prova che qualcuno ha letto :D

volevo solo dire che qui:
"puccipoverino, come la mettiamo? ti piace una ed è lesbica, tutte le altre non ti cagano perchè vanno dietro a dose one e mo quasi ci tappetiziamo?"
mi son piegata.. ahah, povero yoni.

il resto te l'appoggio tutto, ça va sans dire.

v.

d. ha detto...

ahah, ma io semplicemente scherzavo su delle cose che lui stesso tira in ballo, credo comunque ironicamente. pero' in effetti sì, povero yoni .

pero' non hanno tutti i torti le tizie ad andare dietro a dose. :D
[che tralaltro ogni giorno scopro che è un genio sempre di più e toericamente l'uomo che si avvicina di più alla mia visione assurda delle cose. magari ne faro' un post!]